Una nuova filosofia di vita e lavoro: i Nomadi Digitali

Sentiamo sempre più frequentemente parlare dei “nomadi digitali”. Spesso non capiamo esattamente a chi questo termine si riferisca, oppure ci immaginiamo un ragazzino che lavora in infradito da qualche spiaggia sperduta. Ma è davvero così? Chi sono i nomadi digitali? Come lavorano e perché hanno deciso di diventare nomadi? Scopriamolo insieme in questo articolo!

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Sentiamo sempre più frequentemente parlare dei “nomadi digitali”.  Spesso non capiamo esattamente a chi questo termine si riferisca, oppure ci immaginiamo un ragazzino che lavora in infradito da qualche spiaggia sperduta.
Ma è davvero così? Chi sono i nomadi digitali? Come lavorano e perché hanno deciso di diventare nomadi?
Scopriamolo insieme in questo articolo!

Alla scoperta dei Nomadi DigitaliI Nomadi Digitali sono dei lavoratori che hanno deciso di cambiare completamente il proprio stile di vita e di lavoro dando priorità a due elementi fondamentali: il tempo e lo spazio. I Nomadi Digitali lavorano senza una postazione fissa, da qualsiasi parte del mondo o dalla scrivania di casa, grazie al supporto di due strumenti fondamentali: un pc e una buona connessione internet. Si diventa Digital Nomad dopo aver preso consapevolezza che la propria esperienza e le proprie competenze possono essere completamente digitalizzate e remotizzate.

E se il lavoro può essere completamente digitalizzato perché non può esserlo anche l’ufficio?

Nomadi Digitali: che lavoro fanno?

La buona (e anche la cattiva!) notizia è che non c’è una risposta precisa a questa domanda; proprio come non c’è un elenco di tutte le opportunità e le nuove idee di business che la Rete può offrirci.
Sicuramente ci sono dei lavori che possiamo immaginare “remotizzabili” più facilmente ed altri che, invece, necessitano una “piccola rivoluzione” per poter essere completamente digitalizzati; ma questo è proprio uno degli aspetti più affascinanti del nomadismo digitale: la possibilità di reinventarsi e inventarsi dei lavori su misura.

Se proviamo a forzare la definizione stessa di “nomade” e cerchiamo di categorizzare questa tipologia di lavoratori possiamo identificare:

  • Freelance, come ad esempio scrittori, programmatori, social media manager, illustratori, fotografi, video makers;
  • Professionisti che forniscono servizi online come counseling, formazione, consulenza, oppure prodotti come fotografie, ebook, guide, video.
  • Imprenditori che gestiscono il loro business completamente online.
  • Dipendenti che lavorano da remoto per la loro azienda. Sta infatti progressivamente aumentando il numero di aziende che concede ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da nomade digitale.

Spesso, in realtà, i nomadi digitali sono una combinazione di tutti i punti precedenti.

Ma cosa hanno in comune tutte queste persone? La convinzione che lavorare significhi molto di più che stare in ufficio 8 ore e la voglia di reinventare e indirizzare il proprio lavoro in ottica “digital”.
Il sito Nomadi Digitali, la prima importante community di riferimento per i nomadi italiani, racconta una serie di storie di successo di persone che hanno inventato e reinventato il loro lavoro in ottica nomade.

Nomadi Digitali: da dove lavorano?

Tutti i Nomadi Digitali decidono quindi di lasciare tutto e trasferirsi dall’altra parte del mondo? Non necessariamente!

I Nomadi Digitali decidono di voler mantenere un forte controllo sui propri orari e luoghi di lavoro, identificando in queste due variabili la vera ricchezza della persona. Questo non significa necessariamente fare una valigia e andare lontano. Si può essere Nomadi Digitali anche decidendo di lavorare dalla scrivania di casa.

Per quelli che, invece, decidono di partire verso un nuovo Paese alla ricerca di idee, contatti ed esperienze, vediamo di seguito alcuni aspetti su cui riflettere prima di comprare il biglietto aereo di solo andata!

  • La connessione internet. Nomadi sì, ma digitali! È fondamentale andare in un Paese che garantisca dei buoni livelli di connessione internet.
  • La presenza di coworking. Può essere utile affittare una scrivania in un coworking, sia per avere un posto sicuro da cui lavorare, sia per avere la possibilità di conoscere professionisti del luogo o altri nomadi digitali con cui confrontarsi e scambiare opinioni.
  • Il fuso orario. Qualora ci sia la necessità di avere contatti costanti e continui con clienti, datori di lavoro o colleghi, potrebbe essere importante identificare un Paese con un fuso orario simile o compatibile a quello in cui si svolge la principale attività lavorativa.
  • Il costo della vita. In alcuni paesi il costo della vita è molto elevato, in altri al contrario è molto favorevole. Il consiglio è quello di valutare bene questo aspetto prima di trovarsi davanti a brutte sorprese.

Nomadlist  è uno dei tanti siti che permette di valutare queste (e altre) variabili, basandosi direttamente su feedback di digital nomads sparsi per il mondo.

Noi di Wattajob crediamo fortemente nella flessibilità di tempi e spazi, nell’attenzione verso i dipendenti e nella promozione delle passioni e delle idee da cui possono nascere grandi opportunità per tutti. Un dipendente sereno, curioso e motivato porterà valore a tutta l’azienda! Per questo abbiamo deciso di dare ai nostri dipendenti la possibilità di lavorare da nomadi digitali.

E voi? Vorreste diventare Nomadi Digitali? Lo siete già? Raccontateci le vostre storie!

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