Lavoro agile: quali sono i pro e i contro del lavorare da casa

Il lavoro agile è una grande novità per chi ha bisogno di un orario flessibile. Quali sono i pro e i contro?

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Il lavoro agile è una grande novità per chi ha bisogno di un orario flessibile. Quali sono i pro e i contro?

lavoro agile - uomo al computerIl lavoro agile è una modalità di lavoro diffusa da anni in Europa, soprattutto nel Regno Unito. Qui tutti i lavoratori con almeno 26 settimane di servizio possono esigere il diritto allo smart working. In Italia è invece da poco passata la nuova legge sul lavoro agile, mettendo in cantina il vecchio telelavoro.

Cos’è il lavoro agile

Il lavoro agile è una “prestazione di lavoro subordinato” che si svolge solo in parte all’interno dei locali aziendali, con i soli vincoli di orario massimo. Durante i periodi di lavoro svolti al di fuori dei locali aziendali, il dipendente non ha una postazione fissa.

Ciò significa che il lavoratore smart non è un lavoratore autonomo; che non è obbligato dagli orari di “ufficio”, ma si deve comunque mantenere nel limite delle ore di lavoro stabilite da contratto; che non è obbligato a frequentare spazi di coworking indicati dall’azienda, ma che nei giorni di lavoro esterni all’ufficio può scegliere dove stare.

I vantaggi del lavoro agile

vantaggi del lavoro agile sono molti sia per i lavoratori che per le aziende. I lavoratori non sono costretti a spostarsi di casa tutti i giorni, evitando così lo stress dovuto a code in autostrada o scioperi dei mezzi. Le aziende, dal canto loro, hanno dei dipendenti più sereni e quindi più produttivi.

Un accordo win-win, dal quale entrambe le parti traggono anche notevoli benefici economici: il lavoratore spende di meno per gli spostamenti; l’azienda spende meno in termini di costi fissi per la propria sede.

I contro del lavoro agile

smart working - svantaggi - solitudineDipendenti e aziende lamentano però anche alcuni svantaggi nel lavoro agile. Il problema forse più comune è il senso di isolamento derivante dal lavorare da casa. Sul lavoro si stringono spesso legami di amicizia, che aiutano ad affrontare i momenti difficili e che regalano attimi di leggerezza e divertimento.
I colleghi sono inoltre persone con le quali ci si può confrontare riguardo ad eventuali problematiche, creando uno scambio virtuoso di competenze. Lavorando da casa tutto questo viene a mancare.

Da non sottovalutare è anche la diffidenza insita in alcuni manager, che non hanno più sott’occhio le persone a loro affidate. Ciò dà loro la sensazione di non essere più in grado di tenere il polso della situazione, lasciando addosso a molti un senso di ansia su cosa facciano o non facciano i dipendenti tra le quattro mura di casa.

Smart working: c’è una soluzione per tutto

La solitudine da lavoro agile ha una soluzione molto semplice: spazi di coworking, bar, biblioteche. Il lavoratore non è costretto a rimanere a casa per lavorare, ma può passare tutta o parte della giornata in spazi condivisi. L’azienda può consigliare alcuni spazi di coworking convenzionati e il lavoratore può trovarsi lì con colleghi, o con persone provenienti da altre realtà. Tutto questo salvaguardando la flessibilità propria del lavoro agile.

Per quanto riguarda la diffidenza dei manager, è buona norma che l’azienda faccia precedere il cambio di modello lavorativo da un periodo di formazione. La formazione dovrebbe essere rivolta sia ai lavoratori che ai manager e dovrebbe toccare argomenti quali la sicurezza, l’organizzazione del lavoro, la comunicazione aziendale. In questo modo si preparano psicologicamente tutte le parti in gioco, affinché affrontino i cambiamenti in arrivo nel modo più sereno ed efficace.

Per fare smart working non basta, infatti, togliere le scrivanie dagli uffici. Il lavoro agile è un cambiamento profondo nel paradigma del lavoro “ufficiocentrico” e come tale richiede un’adeguata strategia e un adeguato supporto per l’azienda che dovrà affrontare un importante processo di change management.

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