Deep Canvassing: tra dialogo e storytelling

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Qual è il modo migliore per modificare il comportamento delle persone?

Si può intervenire sull’ambiente sfruttando il nudging, oppure raccontare una storia emozionante attraverso lo storytelling…dagli Stati Uniti arriva uno strumento innovativo, il Deep Canvassing.

A metà tra dialogo e narrazione, si è dimostrato efficace nel generare cambiamenti duraturi nelle opinioni delle persone.

Quali benefici può offrire in azienda?

Scoprilo in questo articolo!

Cos’è il deep canvassing?

Il deep canvassing è un tipo di dialogo persuasivo che fa leva su narrazione ed empatia. L’obiettivo di questa tecnica è far ragionare le persone sui propri punti di vista e pregiudizi, e modificare le incongruenze che emergono.

Negli Stati Uniti, il deep canvassing è stato ampiamente utilizzato per combattere gli stereotipi e le credenze intorno a temi caldi come immigrazione, vaccini e orientamento sessuale. Alcuni ricercatori hanno poi confermato l’efficacia di queste conversazioni nel modificare opinioni e comportamenti delle persone: un singolo dialogo di 10 minuti può ridurre i pregiudizi dell’intervistato per almeno 3 mesi!

Come funziona il deep canvassing?

Per questa attività, un piccolo gruppo di persone è ideale. Vediamo come sviluppare la conversazione.

  1. Introduzione del tema: il facilitatore presenta una situazione in modo narrativo, cercando di suscitare emozioni negli ascoltatori. È importante parlare di eventi conosciuti dai partecipanti, per incentivarne l’immedesimazione. Può essere utile aggiungere foto e video.
  2. Primo confronto: il facilitatore pone domande aperte e chiuse ai partecipanti rispetto al tema introdotto e poi raccoglie i risultati, senza esprimere valutazioni, su una lavagna (fisica o virtuale). Poi, i partecipanti sono invitati a discutere ciò che è emerso.
  3. Condivisione: il facilitatore espone al gruppo una situazione, preparata precedentemente, analoga a quella di cui si sta parlando. I partecipanti sono invitati a condividere casi simili.
  4. Secondo confronto: ai partecipanti è richiesto di interrogarsi sul significato delle esperienze condivise, riflettendo sulle ragioni che hanno portato i protagonisti delle storie a comportarsi in un certo modo, sui modi alternativi che si sarebbero potuti adottare, su come si sarebbero comportati in prima persona…
  5. Conclusione: il facilitatore riprende e schematizza quanto emerso e rende esplicite le modalità di comportamento e di pensiero sottese.

Le esperienze e le storie condivise hanno lo scopo di provocare nei partecipanti una reazione emotiva. Sono proprio le emozioni a generare il cambiamento, e ad influenzare molte delle nostre decisioni.

Per una buona riuscita del deep canvassing, tenere a mente queste parole chiave: empatia, atteggiamento non-giudicante, dialogo e auto-comprensione.

È fondamentale sviluppare un clima aperto, che porti i partecipanti ad immedesimarsi nelle situazioni e a condividere liberamente le proprie idee.

Deep canvassing in azienda: quali benefici?

  • Rafforzare l’attenzione del personale rispetto a safety e cybersecurity
  • Migliorare la comunicazione interna tra diversi reparti (ex. forza vendita – marketing/ricerca e sviluppo)
  • Promuovere comportamenti più inclusivi in tema diversity & inclusion
  • Gestire con più attenzione i processi di change management

Il deep canvassing rappresenta uno strumento innovativo ed efficace per favorire il confronto e la collaborazione tra le persone: può essere utilizzato per mostrare sotto una luce diversa una questione per noi importante, o per fare riflettere su problemi esistenti e conosciuti, ma che nel quotidiano non vengono affrontati con la giusta professionalità.

Sei pronto a sfruttare questo nuovo strumento in azienda? Scrivici per una consulenza!

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