Comunicazione efficace e ascolto attivo: chi non ascolta, non comunica

Ebbene sì: quando vogliamo migliorare le nostre abilità di comunicazione, ci concentriamo sul modo in cui trasmettiamo il messaggio e non su come ascoltiamo la risposta. Ma comunicazione efficace e ascolto attivo sono un binomio inscindibile. Come diceva Goethe: “Parlare è un bisogno. Ascoltare è un’arte”. E, come tutte le arti, può essere affinata.

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Ebbene sì: quando vogliamo migliorare le nostre abilità di comunicazione, ci concentriamo sul modo in cui trasmettiamo il messaggio e non su come ascoltiamo la risposta. Ma comunicazione efficace e ascolto attivo sono un binomio inscindibile. Come diceva Goethe: “Parlare è un bisogno. Ascoltare è un’arte”. E, come tutte le arti, può essere affinata.

comunicazione efficace e ascolto attivo

L’atto comunicativo implica l’esistenza di due ruoli: un emittente, che invia il messaggio, e un ricevente, che lo accoglie. Comunicare in modo efficace significa riuscire a trasmettere il messaggio desiderato in modo che possa essere compreso: in questo processo, spesso si pone l’accento su chi invia il messaggio e su tutte le tecniche che dovrebbe adoperare per migliorare la propria modalità di trasmissione. La fase di ricezione del messaggio tende invece a passare in secondo piano, come se ascoltare fosse un’operazione passiva e naturale, su cui non c’è poi molto da dire.  

Eppure, non è così. Ascoltare non è così naturale né semplice, e tanto meno è un atto passivo. Se vuoi migliorare la comunicazione, allora devi preoccuparti non solo del momento in cui parli, ma anche di quello in cui ascolti: comunicazione efficace e ascolto attivo vanno di pari passo. 

Vediamo nel dettaglio cosa significa davvero ascoltare e come migliorare le tue tecniche di ascolto attivo. 

 

Cos’è l’ascolto attivo

conversazione - tecniche di ascolto

L’ascolto attivo si differenzia dal semplice e passivo “sentire”. È un ascoltare con interesse e attenzione, che si esprime attivamente tramite una serie di feedback. Va oltre le orecchie e si manifesta attraverso tutti i sensi, esprimendosi in piccoli gesti concreti riconoscibili da chi sta parlando. 

Ma i segnali visibili hanno valore solo se si reggono su un principio invisibile: l’ascolto attivo si basa sull’intenzione di comprendere realmente e in profondità il messaggio che il nostro interlocutore ci sta inviando. Un messaggio che riflette la sua visione di una situazione o del mondo, visione magari anche molto diversa dalla nostra e che ci interessa realmente scoprire.  

L’ascolto attivo è una competenza che può essere sviluppata con la pratica. E, per cominciare subito a impratichirci, ecco le quattro regole base per prepararci ad ascoltare: 

  • sospendere il giudizio sul nostro interlocutore 
  • essere empatici, focalizzandosi non solo sui contenuti, ma anche sulle emozioni 
  • seguire la conversazione, non condurla: è importante incoraggiare l’interlocutore a parlare, ma senza forzature e soprattutto senza interrompere 
  • essere re-attivi, mandando feedback verbali e non verbali, in modo che chi parla possa letteralmente vedere che stiamo comprendendo ciò che dice 

I feedback, a cui abbiamo accennato in più punti, sono una componente fondamentale dell’ascolto attivo e meritano sicuramente un capitolo a parte.  

 

Comunicazione efficace e ascolto attivo: i segnali di chi ascolta

L’ascolto attivo si manifesta in feedback concreti, verbali e non verbali, e permette così a chi sta parlando di intuire se ciò che sta dicendo viene realmente ascoltato e compreso.  

Ma attenzione: l’ascolto attivo non è un procedimento meccanico e non basta sicuramente imparare a memoria e riproporre un set di segnali per ascoltare qualcuno. Conoscere questi segnali è importante per poterli adottare in modo naturale durante le nostre conversazioni, confermando il nostro interesse all’ascolto, e per riconoscerli (o meno) nel nostro interlocutore, deducendo così se dobbiamo modificare qualcosa nella nostra trasmissione del messaggio. 

Ecco un elenco dei principali segnali di ascolto attivo 

 

Segnali verbali di ascolto attivo 

  • Ricordare i dettagli. Se la conversazione è lunga, ricordare verbalmente punti chiave di quello che è stato detto dà prova di aver ascoltato l’interlocutore. 
  • Fare domande. Fare domande pertinenti è sicuramente un modo efficace per far sapere che stiamo ascoltando attivamente. Possono essere domande aperte oppure specifiche, tese a chiarire dei determinati aspetti della discussione. 
  • Ripetere e ricapitolare. Ripetere o parafrasare quello che viene detto rinforza il messaggio e dimostra che lo stiamo comprendendo. Anche ricapicolare la situazione è un segnale significativo, e permette inoltre all’interlocutore di chiarire o di correggere eventuali punti nebulosi. 

 

Segnali non verbali 

Un ascolto attivo non si traduce solo in parole, ma anche in gesti. Tra i più importanti segnali non verbali che comunicano interesse e comprensione, troviamo:

  • il sorriso
  • il contatto visivo
  • il mirroring, ossia il rispecchiamento di alcuni atteggiamenti o espressioni facciali del nostro interlocutore

 

… E i segnali di chi non ascolta

Su comunicazione efficace e ascolto attivo, si può imparare più da ciò che non si deve fare che da quello che si deve fare.  

Ci sono infatti degli ostacoli all’ascolto che spesso mettiamo in atto anche senza volerlo: cattive abitudini, modi di fare, comportamenti di cui a volte non ci rendiamo conto. Questi ostacoli impediscono un ascolto efficace e dovremmo imparare a liberarcene. 

Ecco una selezione dei più interessanti (se vuoi approfondire, leggi questo elenco molto dettagliato): 

  • provare ad ascoltare più di una conversazione per volta 
  • distrarsi guardando altrove o giocando con una penna, guardare l’ora, sbadigliare 
  • assumere una postura sbagliata, oppure muoversi in continuazione 
  • identificarsi o simpatizzare con l’interlocutore al posto di essere empatico, ossia di mettersi nei suoi panni  
  • farsi guidare da preconcetti 
  • perdere il contatto visivo 
  • cambiare tema di discussione 
  • provare a dare consigli prima di aver ascoltato tutto il discorso 

 

Allenati ad abbattere queste vere e proprio barriere all’ascolto attivo e vedrai che le tue capacità di ascolto miglioreranno notevolmente. 

E non solo quelle! Sapere ascoltare porta molti vantaggi: permette di comunicare e quindi di stringere relazioni in ogni settore, dal lavoro alla scuola alla famiglia. Evita le incomprensioni, fa aumentare la fiducia reciproca ed è uno strumento molto utile anche nella risoluzione dei conflitti. 

 

Prova e facci sapere come va nei commenti! Ti ascoltiamo! 

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