Partecipi a molti corsi di formazione ma nel giro di poco tempo dimentichi la maggior parte delle nozioni? Se la memoria non è il tuo forte, non ti preoccupare. Hai già sentito parlare di Apprendimento Immersivo? Scopri di cosa si tratta e come riesce ad agire positivamente sulla memorizzazione delle informazioni e sull’apprendimento in azienda!
Pensi che dimenticarsi informazioni e nozioni sia un fenomeno esclusivamente odierno? Non è così! Fin dal 1880 Hermann Ebbinghaus, con la rappresentazione della Curva dell’Oblio, mise in luce che dopo un’ora dall’esposizione di contenuti si tende a dimenticare il 50% delle informazioni, entro le 24 ore si dimentica il 70% e a distanza di un mese si dimentica il 90% delle stesse. Non ricordare, tuttavia, non sempre ha un’accezione negativa. Dimenticare, infatti, fa parte di un comportamento adattivo, attuato dal nostro cervello che cancella cose meno utili per lasciare spazio ad aspetti più rilevanti.
Apprendimento digitale in azienda
La digitalizzazione tocca molti ambiti aziendali, tra questi troviamo anche il modo di fare formazione. La ricerca di Deloitte, Human Capital Trends del 2017 ha scoperto che l’83% delle aziende valuta la digitalizzazione della formazione come importante ed il 54% la considera urgente. In un contesto di digital change management e di continua obsolescenza delle Soft Skills le imprese sono sempre più inclini a puntare su esperienze di apprendimento digitale per incrementare il proprio successo. Facciamo chiarezza:
- Apprendimento digitale non è produrre video o contenuti facili da visualizzare sul telefono e non significa studiare o fare formazione su dispositivi mobili.
- Apprendimento digitale è far comprendere e trasmettere temi, nozioni, contenuti in modo diretto e intuitivo verso chi potrebbe trovarsi in contesti lontani dal nostro. Significa portare la formazione direttamente dove si trovano gli utenti.
I corsi digitali sono una modalità di apprendimento e non un tipo di apprendimento.
Apprendimento Immersivo: definizione
Una delle ultime forme di apprendimento digitale associato alla realtà virtuale è rappresentata dall’Apprendimento Immersivo. La realtà virtuale permette alle persone di vivere situazioni di apprendimento in modo realistico e senza i vincoli tipici della realtà (aspetti logistici, rischi fisici, tempi). L’apprendimento immersivo è rappresentato da un ambiente di apprendimento interattivo, costituito da luoghi fisici e virtuali dove è possibile replicare scenari o insegnare particolari abilità tecniche. È un contesto coinvolgente che permette agli utenti di immergersi totalmente in una nuova realtà.
Apprendimento Immersivo: formazione per le Soft Skills
La formazione tramite apprendimento immersivo permette di affinare anche molte delle Soft Skills ritenute rilevanti e fondamentali per i nuovi contesti aziendali. Le competenze maggiormente esercitate riguardano abilità tecniche, pensiero critico, pensiero creativo, problem solving. Gli ambienti immersivi sono inoltre ricchi di stimoli visivi, sono quindi più coinvolgenti delle lezioni frontali, e le nozioni trasmesse vengono ricordate più facilmente perché, in qualche modo, vissute sulla propria pelle.
Apprendimento Immersivo: ambienti e tipologie
Le tecniche di apprendimento immersivo includono differenti realtà di gioco, tra cui: Mondi virtuali, Videogiochi web, Giochi multiplayer, Realtà virtuali e Simulazioni. Ecco una rapida distinzione delle varie realtà:
- Mondi Virtuali: Possono includere missioni, attività o giochi orientati all’obiettivo. Sono realtà caratterizzate dalla Persistenza (esiste un mondo virtuale indipendentemente dal fatto che un utente abbia effettuato l’accesso), sono Multiplayer (più utenti possono giocare), prevedono un Avatar (un utente creato che esegue azioni all’interno di quel mondo) e hanno un’area network (possibilità di estendere le connessioni a livello globale).
- Videogiochi basati sul web: sono orientati all’obiettivo, sono multiutente, si basano su un set specifico di regole e sono collaborativi.
- Giochi Multiplayer: sono orientati all’obiettivo, non prevedono la possibilità di giocatori singoli e enfatizzano il gioco di squadra.
- Realtà virtuali: sono orientate all’obiettivo e prevedono interazioni sensoriali-corporee.
- Simulazioni: l’ambiente è una rappresentazione ravvicinata del mondo fisico e governato dalle stesse regole, non ci sono Avatar ed ognuno è se stesso.
Ognuna di queste categorie coinvolge simultaneamente un gran numero di utenti all’interno di contesti di gioco. Questi sono costituiti anche da elementi presenti in situazioni reali. In tali contesti chiunque sia coinvolto è indotto a pensare o agire secondo il ruolo interpretato e questo permette di mettersi alla prova e sviluppare nuove abilità. Le esperienze possono essere sincrone o asincrone, eseguite tramite avatar, in spazi fisici come uffici o stanze adibite, ad eccezione delle simulazioni, che invece hanno luogo sul PC.
E voi, avete già sperimentato forme di apprendimento immersivo nella vostra azienda? Raccontateci come vi siete trovati nei commenti qui sotto!
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